SULMONA – In memoria di Peppe Guerra, socio fondatore dell’ente, l’associazione culturale “Vivavoce”, con il sostegno della Fondazione CARISPAQ, ha promosso quattro borse di studio per altrettanti giovani del territorio, con l’obiettivo di coinvolgere attivamente studenti e studentesse su un tema caro allo stesso Guerra: l’Innovazione e la cultura come chiavi di sviluppo territoriale.
Il 3 febbraio 2024, le borse di studio sono state assegnate nell’ambito della giornata di studi, in cui notevolə espertə hanno condiviso esperienze per la valorizzazione e lo sviluppo del territorio, dopo i saluti istituzionali di Luigina D’Amico, dirigente del Polo Tecnologico “E. Fermi”, Domenico Taglieri, presidente della Fondazione CARISPAQ e Cristiano Gerosolimo, presidente del consiglio comunale della Città di Sulmona.
Sono intervenute in presenza e da remoto:
- Francesca Cominelli, professoressa associata, IREST-EIREST, università Paris 1 Panthéon-Sorbonne, che ha presentato il caso di rinascita del territorio di Lens, a nord di Parigi, grazie all’apertura, nel 2012, del Museo Louvre -Lens.
- Ester Cois, presidente della conferenza nazionale organismi di parità delle università italiane (COUNIPAR), sociologa dell’ambiente e del territorio, che ha introdotto il tema del Genius Loci, analizzando i fattori che incidono sullo sviluppo locale, dalla scala individuale a quella comunitaria, evidenziando elementi comuni a molte aree interne, dall’Abruzzo alla Sardegna.
- Manuela Iannetti, direttrice di Archivissima | Festival nazionale degli Archivi, che ha aperto inedite prospettive di scoperta e valorizzazione degli archivi quali contenitori di storie, e ha invitato gli studenti e le studentesse a adottare quelli locali, già in occasione della prossima edizione della manifestazione (6-9 giugno 2024).
Nella seconda parte della mattinata, Chiara Giammarco, Sara Silla, Diego Autiero e Sofia Ranalli, autori delle proposte selezionate per le borse di studio, hanno illustrato le loro visioni di Sulmona 2030: i quattro hanno evidenziato una consapevolezza condivisa di quali siano i principali fattori di crisi del territorio, dall’erosione demografica, alla scarsità di trasporti pubblici, dalla dispersione dei saperi artigiani, alla mancanza di opportunità per i giovani.
Sono state dunque delineate articolate strategie per invertire la tendenza, attraverso:
- La promozione di eccellenze territoriali e il recupero di importanti filiere agroalimentari, dal confetto all’aglio rosso.
- La riscoperta dei savoir-faire tradizionali e la trasmissione dei mestieri artigiani alle nuove generazioni, attraverso la creazione di un nuovo polo formativo.
- Lo sviluppo di strumenti di digitalizzazione, per un accesso facilitato ai servizi del territorio, sia per i residenti sia per i turisti.
- Una programmazione culturale di lungo termine, che valorizzi il patrimonio materiale e immateriale, includendo i riti pasquali, la Giostra cavalleresca, nonché eccellenze architettoniche come l’Eremo e l’Abbazia Celestiniana.
Infine, i premiati hanno ricevuto un omaggio, realizzato per l’occasione e donato dal maestro orafo Eugenio Di Rienzo.
Reportage fotografico realizzato da Fabrizio Giammarco.